Conto corrente per protestati o segnalati al CRIF: come ottenerne uno rapidamente
di Redazione
29/07/2021
Sei in cerca di un conto corrente per protestati o rientri tra i segnalati al CRIF? In questo articolo vedremo come è possibile ottenerne uno e quali sono le possibilità effettive di aprilo. In Italia, la Legge non prevede alcun divieto, ma dipende dalle banche valutarne l’effettiva convenienza.
Ti starai chiedendo se la banca è obbligata ad aprire un conto corrente per Legge, in verità no, affatto. Si tratta di società private che hanno la piena libertà di valutare la tua situazione creditizia e decidere se darti fiducia oppure no.
Si può evitare un rifiuto dalla banca riguardo l’apertura di un conto corrente?
Come avrai intuito, seppur si tratti di un’operazione finanziaria difficile, allo stesso tempo non dovrai rassegnarti di aver perso le speranze.
Ci sono delle guide online, come questa, che spiegano alla perfezione come e quando è possibile aprire un conto corrente per protestati e quando è possibile farlo anche senza alcun tipo di garanzia.
Quello che dovrai fare in primis, è cercare online (la via senza dubbio più comoda), banche o società finanziarie a cui poter fare richiesta per l’apertura di un conto corrente. Ecco quale documentazione dovrai allegare al fine di ottenere l’esito positivo:
- Documento di identità;
- Tessera sanitaria;
- Codice fiscale;
- Garanzia personale o reale.
- PayPal prepagata;
- Widiba;
- Postepay evolution.
Come aprire un conto corrente al 100%: consolidamento debiti
I protestati o cattivi pagatori, possono ritrovarsi iscritti in due tipologie di registro:- C.A.I. (Centrale di Allarme Interbancaria): il sistema viene gestito da Banca Italia, il quale si accerta di bloccare carte di credito e assegni ai soggetti inadempienti.
- R.I.P. (Registro Informatico Protesti): quest’ultimo è gestito dalle Camere di Commercio, la cui iscrizione comprende i vagli cambiari, gli assegni e le tratte accettate.
Aprire un conto corrente per protestati o segnalati al CRIF: le conclusioni
Indipendentemente che si voglia richiedere l’apertura di un conto corrente con sofferenza bancaria, dopo un fallimento o perché si risulti cattivi pagatori, poco importa. Il concetto è lo stesso descritto anticipatamente: la banca essendo una società privata, è libera di accettare o rifiutare per qualsivoglia motivo. Quello che potrebbe aumentare le possibilità che l’ente di credito accetti ed accolga positivamente la domanda, è presentare eventuali garanzie che possano convincerlo a disporre di sufficiente liquidità per evitare che il conto corrente possa risultare sempre in rosso. Oppure, ricorrere alle carte prepagate con IBAN, che sembrerebbe la via più immediata e sicura.Articolo Precedente
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