Sei in cerca di un conto corrente per protestati o rientri tra i segnalati al CRIF? In questo articolo vedremo come è possibile ottenerne uno e quali sono le possibilità effettive di aprilo. In Italia, la Legge non prevede alcun divieto, ma dipende dalle banche valutarne l’effettiva convenienza.

Ti starai chiedendo se la banca è obbligata ad aprire un conto corrente per Legge, in verità no, affatto. Si tratta di società private che hanno la piena libertà di valutare la tua situazione creditizia e decidere se darti fiducia oppure no.

Si può evitare un rifiuto dalla banca riguardo l’apertura di un conto corrente?

Come avrai intuito, seppur si tratti di un’operazione finanziaria difficile, allo stesso tempo non dovrai rassegnarti di aver perso le speranze.

Ci sono delle guide online, come questa, che spiegano alla perfezione come e quando è possibile aprire un conto corrente per protestati e quando è possibile farlo anche senza alcun tipo di garanzia.

Quello che dovrai fare in primis, è cercare online (la via senza dubbio più comoda), banche o società finanziarie a cui poter fare richiesta per l’apertura di un conto corrente. Ecco quale documentazione dovrai allegare al fine di ottenere l’esito positivo:

  • Documento di identità;
  • Tessera sanitaria;
  • Codice fiscale;
  • Garanzia personale o reale.

L’ultima fase è davvero importante, soprattutto se presentassi un garante tramite il quale sottoscrivi una garanzia personale come la fideiussione. Questo aumenterà le possibilità di apertura del conto corrente.

Poco importa che tu sia stato segnalato al CRIF per non aver saldato la rata in un giorno, nel giro di pochi mesi o anni, quello che la banca vuole sapere è se può fidarsi di te. Quindi, più garanzie metterai a disposizione, meglio sarà.

Conto corrente per protestati o segnalati al CRIF: quali sono le altre possibilità

Se il desiderio di aprire un conto su cui depositare le somme di denaro è davvero alto, allora puoi andare in cerca delle valide alternative esistenti sul mercato finanziario.

La soluzione è quella di richiedere una carta prepagata con IBAN, in modo tale che tu possa avere in gestione un conto corrente, pur essendo un cattivo pagatore o protestato. Tra le carte richiedibili per questa tipologia:

  • PayPal prepagata;
  • Widiba;
  • Postepay evolution.

Naturalmente ne esistono molte altre sul mercato, quindi ti suggeriamo di accertarti la presenza di ulteriori carte e di scegliere la migliore.

Solitamente questa tipologia di carte non prevede alcun costo, né tanto meno un canone annuale. Ad ogni richiesta però, è bene effettuare un controllo approfondito e comprendere realmente se può esserti utile oppure no.

Come aprire un conto corrente al 100%: consolidamento debiti

I protestati o cattivi pagatori, possono ritrovarsi iscritti in due tipologie di registro:

  1. C.A.I. (Centrale di Allarme Interbancaria): il sistema viene gestito da Banca Italia, il quale si accerta di bloccare carte di credito e assegni ai soggetti inadempienti.
  2. R.I.P. (Registro Informatico Protesti): quest’ultimo è gestito dalle Camere di Commercio, la cui iscrizione comprende i vagli cambiari, gli assegni e le tratte accettate.

Dunque se ti ritrovi impossibilitato ad aprire un conto corrente perché la banca si è rifiutata, dovrai fare in modo di cancellarti da uno di questi due registri (solitamente il problema è il Registro Informatico dei Protesti).

La soluzione è quella di consolidare tutti i tuoi debiti (possibilmente in un’unica soluzione), e fatto ciò, avvisare la Camera di commercio di tua appartenenza, che si assicurerà il regolare adempimento come da tua richiesta.

Se fosse tutto in regola e la procedura di cancellazione dal RIP fosse andata bene, allora le tempistiche per la cancellazione saranno massimo di 25 giorni, a patto che tu sia stato iscritto per un periodo non superiore ad un anno.

Viceversa, occorrerà la c.d. riabilitazione, richiedibile tramite il Presidente del Tribunale del territorio di tua competenza.

Aprire un conto corrente per protestati o segnalati al CRIF: le conclusioni

Indipendentemente che si voglia richiedere l’apertura di un conto corrente con sofferenza bancaria, dopo un fallimento o perché si risulti cattivi pagatori, poco importa. Il concetto è lo stesso descritto anticipatamente: la banca essendo una società privata, è libera di accettare o rifiutare per qualsivoglia motivo.

Quello che potrebbe aumentare le possibilità che l’ente di credito accetti ed accolga positivamente la domanda, è presentare eventuali garanzie che possano convincerlo a disporre di sufficiente liquidità per evitare che il conto corrente possa risultare sempre in rosso.

Oppure, ricorrere alle carte prepagate con IBAN, che sembrerebbe la via più immediata e sicura.