Nel 2016 ancora un crollo della libertà online

È quanto emerge dagli studi di Freedom House

Freedom House è un’organizzazione che si occupa da molti anni di difendere i diritti della libertà laddove gli episodi di censura sono più difficili da evidenziare rispetto al mondo reale: su Internet, infatti, il controllo è serrato ed è in costante aumento.

Secondo l’ultimo rapporto di Freedom House, infatti, la libertà sul web è scesa anche nel 2016, continuando il suo trend negativo iniziato nel 2010.

Analizzati 65 Paesi in tutto il mondo

Tra gli altri, l’Italia è considerato uno Stato ‘libero’

Nella speciale – e triste – classifica dei Paesi più colpiti da qualsiasi forma di censura su Internet (in forme più o meno lievi), le prime posizioni vedono la presenza di molti Stati del Nord e l’Ovest dell’Africa e alcuni Paesi asiatici, come Corea del Nord e Russia, laddove vige un sistema vicino – in alcuni casi – alla dittatura.

I visitatori dei social network sono i più colpiti

Facebook e Twitter i servizi maggiormente censurati

I dati che emergono dal rapporto pubblicato da Freedom House sono preoccupanti: quasi due terzi degli utenti online di tutto il mondo vive in una situazione di forte riprovazione.
I social network (Facebook e Twitter in primis) sono i servizi più colpiti dalle forme di censura (indette soprattutto durante guerre civili o manifestazioni a sfondo politico).

Quasi il 30% degli utenti mondiali risiede in Paesi che hanno arrestato persone intente a pubblicare, commentare o condividere un determinato contenuto.