montaggi

Il ritmo è uno degli aspetti più importanti a cui badare in fase di creazione di un video: vediamo quali tecniche conviene usare a tale scopo.

 

 

La narrazione che sta alla base di un video è frutto anche dalle tecniche di montaggio che vengono utilizzate per la sua creazione. Il ritmo può essere rapido o lento, a seconda della sensazione che si vuole trasmettere e degli obiettivi che devono essere perseguiti, ma quel che conta è saper padroneggiare con cautela le varie tecniche di video editing a disposizione. Dal jump cut al cross dissolve, dalla tecnica wipe al montage, ognuna di queste soluzioni consente di raggiungere uno scopo ben preciso.

Il montage e il jump cut

Cominciamo dal montage, una tecnica di montaggio video che serve a mettere in risalto il passare del tempo attraverso un cambio di ambientazioni. Con il montage, si ha a che fare con varie scene che non prevedono continuità di azione; tutto sta all’intuito di chi guarda, che deve capire che cosa può essere accaduto tra una scena e l’altra. Il jump cut, invece, non è altro che un taglio per effetto del quale il pubblico viene condotto in un punto della narrazione che non c’entra niente con quello di partenza, né a livello spaziale né a livello temporale. La discontinuità dell’azione è la caratteristica peculiare del jump cut, che serve soprattutto a mostrare il passare del tempo o a rendere evidente un cambio di scena.

La tecnica wipe e il cross dissolve

Caratteristica della regia di Alfred Hitchcock, la tecnica wipe consiste nel far scomparire una certa scena in modo che essa venga inglobata in quella seguente, dando origine a una transizione che è poco percepibile. Non molto diverso è il cross dissolve, che genera una transizione lenta al posto di prevedere un taglio. Con il cross dissolve, vengono sovrapposti due elementi dando vita a un terzo senso.

Il montaggio: un momento molto delicato

Il montaggio può essere annoverato di sicuro tra i passaggi più delicati nel processo di produzione di un video. Quando si parla di editing, in effetti, non si fa riferimento solo alla rimozione di questa o quella scena, ma anche e soprattutto all’introduzione di molti altri elementi, che possono essere di tipo testuale, di tipo musicale o di tipo grafico. Sono tanti, insomma, i contenuti che possono essere utilizzati per assemblare un video.

Mix audio e effetti sonori: le precauzioni da adottare

La musica di sottofondo può essere presente in un video a patto che non sia di disturbo rispetto agli effetti sonori o ai dialoghi. Deve, appunto, essere un sottofondo. Gli stessi effetti sonori vanno maneggiati con cautela, e usati con parsimonia, solo se ce n’è effettivamente la necessità. Tutti i suoni che non sono realmente indispensabili devono essere accantonati, anche perché rischiano solo di essere di disturbo per lo spettatore. Nel complesso ci sono tre elementi a cui si deve prestare attenzione nella timeline: la musica, la voce e le clip audio. È indispensabile impedire che la traccia musicale copra le altre, favorendo un equilibrio ideale tra musica e voce.

Alla ricerca del ritmo giusto con il montaggio video

Parecchi errori di editing si concretizzano quando non si è in grado di individuare un ritmo appropriato per la narrazione. Ciò è pericoloso anche perché può condizionare il modo in cui una scena viene riprodotta. Un ritmo di modifica piuttosto rapido è probabile in una scena di azione; se si decide di operare dei tagli, si può stabilire un ritmo interno trovando i punti nei quali la ripresa appare più lunga del necessario.